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Archivio della delegazione apostolica in Egitto

  • VA-ASV/1262
  • Fonds
  • 1839-01-01-1935-12-31

Il fondo dell'Archivio abbraccia un periodo che va all'incirca dal 1839 al 1935, ma con carte più antiche.
La maggior parte degli archivi delle rappresentanze pontificie iniziarono a pervenire in Vaticano a partire dalla prima metà degli anni '70. Al momento del suo ordinamento, il fondo è stato diviso in “Archivio Antico”; “Archivio mons. Cassulo” e “Archivio mons. Valeri-Mazzoli-Bartoloni-Dini”. L'archivio mons. Valeri-Mazzoli-Bartoloni-Dini è composto di 101 fascicoli.

Apostolic Delegation of Egypt (DAE)

Gerusalemme Flagellazione

  • JM-ASCTS/CR/Flagellazione
  • Fonds
  • 1875-11-01-1996-06-01

Il convento e santuario della Flagellazione si trova nel luogo in cui sorgeva il pretorio di età romana, lungo il tratto inferiore della Via Dolorosa. L’antica chiesa venne convertita in stalla dai Turchi nel 1618 e l’intera struttura andò successivamente in completa decadenza. Il luogo venne riscattato nel 1836 dal re di Baviera e ceduto alla Custodia di Terra Santa, che nel 1838 vi edificò una piccola chiesa (1). I frati vi stabilirono un ospizio stabile nel 1850 e nel 1924, sotto la guida di P. Gaudenzio Orfali, vi stabilirono lo Studium Biblicum Franciscanum, collegato, dal 1927, al Collegio internazionale S. Antonio di Roma (ora Pontificia Università Antonianum), ed il museo archeologico (2). L’archivio dell’ospizio della Flagellazione evidenzia lacune significative per il XIX secolo, che risulta documentato quasi esclusivamente da alcuni registri di messe. Proprio il fondo relativo alle sante messe si mostra particolarmente elaborato, soprattutto in relazione alle messe pro eleemosyna, per le quali si rimanda all’introduzione specifica. Si segnala, infine, che l’interessante archivio dello Studium Biblicum Franciscanum è conservato presso la sede dell’istituto medesimo.

  1. Golubovich 1898, p. 198.
    2 Cf. Status descriptivus 1933, p. 42. Sullo Studium Biblicum Franciscanum, si veda Bottini, sul museo annesso allo Studium, Piccirillo.

Struttura dei fondi : Global extent: 67 files; 1875 nov-1996 giu. 1
Serie A, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 12 files; 1875 nov. - 1989 set.
A-I, Contabilità speciali. Global extent: 1 file; 1875 nov. - 1878 apr.
A-II, Giornali di cassa. Global extent: 2 files; 1977 set. -1989 set.
A-III, Minute di entrate e uscite. Global extent: 1 file; 1971 lug. - 1974 dic.
A-IV, Entrate e uscite. Global extent: 8 files; 1925 ott. - 1982 dic.
Serie B, Sante messe. Global extent: 54 files; 1888 ago. 1-1996 giu. 1
B-I, Bastardelli. Global extent: 1 file; 1967 gen. - 1979 apr.
B-II, Registrazioni miste. Global extent: 2 files; 1921 set. 24- 1943 feb. 4
B-III, Messe pro benefactoribus. Global extent: 6 files; 1888 ago. 1- 1962 apr. 8
B-IV, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum et iuxta kalendarium. Global extent: 9 files; 1889 ago. 30- 1995 mar. 15
B-V, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 5 files; 1923 nov. 1-1962 apr. 29
B-VI, Messe pro eleemosyna. Global extent: 28 files; 1923 nov. 21-1996 giu. 1
B-VI-I, Pro eleemosyna I. Ad intentionem dantis et p. custodis. Global extent: 15 files; 1923 nov. 21-1974 dic. 31
B-VI-II, Pro eleemosyna II. Ad intentionem dantis e gregoriane. Global extent: 8 files; 1939 set. 19-1962 apr. 30
B-VI-III, Pro eleemosyna III. Corsi di gregoriane. Global extent: 5 files; 1953 apr. 19-1996 giu. 1
B-VII, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 2 files; 1960 mag. 18-1979 dic. 1
B-IX, Messe pro basilica Nazaret. Global extent: 1 file; 1959 lug. 16 - 1961 set. 1
Serie C, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 1 file; 1926 gen. 5 - 1962 dic. 29

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme Santo Sepolcro

  • JM-ASCTS/CR/SSepolcro
  • Fonds
  • 1801-01-01-2001-12-31

Già nel 1240 sono documentati due religiosi francescani a servizio del Santo Sepolcro, la cui custodia venne riconosciuta ai Frati Minori, assieme al permesso di prestarvi i servizi religiosi, a seguito delle ambasciate inviate al sultano d’Egitto dal re d’Aragona Giacomo II (1). Successivamente, nel 1333, i frati vi istituirono formalmente il convento grazie all’interessamento presso il sultano dei regnanti di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca. Clemente VI ratificò l’acquisto con la bolla Gratias agimus nel 1342 (2). A seguito della definizione dello Status quo, all’interno della basilica i luoghi pertinenti in via esclusiva ai Francescani sono il sacello dell’Apparizione di Cristo alla Vergine dopo la Resurrezione, la colonna della Flagellazione, il luogo dell’Apparizione di Cristo a Maria Maddalena, il luogo dell’Invenzione della Santa Croce, il luogo della Crocifissione sul Monte Calvario, l’Altare della Vergine presso la Croce, il sacello dei Sette Dolori (3). Peculiarissimo è il regime legato allo Status quo che governa il santuario del S. Sepolcro, che continua a rendere molto complicato ogni tipo di intervento o innovazione. Le stesse celle del convento francescano, ad esempio, per secoli in tristissime condizioni, non poterono venir riparate a causa dei dissensi con le altre comunità cristiane e dell’opposizione del governo turco fino al 1869, quando si ottenne l’autorizzazione ad operare migliorie grazie all’intermediazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Secondo gli statuti custodiali del 1746, il superiore del convento doveva essere, a turno, un religioso di nazionalità italiana, spagnola e francese (4); tale privilegio nazionale, esteso nella prassi anche al vicario, rimase in vigore fino al Capitolo custodiale del 1977 (5). Per antica tradizione, tuttavia, il vero guardiano del S. Sepolcro è il custode stesso di Terra Santa, mentre al superiore locale spetta il titolo di presidente. L’archivio conventuale è molto cospicuo e la sua struttura riflette, naturalmente, la complessità e la peculiarità del luogo. Segnaliamo, anzitutto, i molti ed interessantissimi regolamenti, assolutamente necessari in un santuario rigidamente governato dalle norme stabilite dallo Status quo. Particolarmente ricco ed articolato è poi il complesso documentario relativo alle sante messe, circa il quale sono indicate alcune peculiarità nelle introduzioni alle relative serie. In generale, segnaliamo comunque una consistente serie di uffici ebdomadali, paragonabile a quella presente nell’archivio del convento di San Salvatore di Gerusalemme, propria, perché ovviamente necessaria, degli archivi di case religiose importanti e con intensa attività santuariale. Molto importante è poi la serie dei legati pii, utilissima a ricostruire i legami tra il santuario ed i suoi benefattori, in massima parte europei. Circa la documentazione di carattere memorialistico, segnaliamo invece la presenza delle cronache del santuario, tenute, a partire dalla prima metà del Novecento, dal p. sacrestano.

1 Golubovich 1898, p. 197, Id. III, pp. 309-315.
2 ASCTS, CC, Diplomatico, 7.
3 Cf. Status descriptivus 1933, pp. 39-41, interessante per la minuziosa descrizione delle celebrazioni quotidiane e settimanali che all’epoca si svolgevano in basilica.
4 Costituzioni del 1746, nr. 68, in Statuta T. S., pp. 28-29.
5 Aggiornamento, p. 34.

Structure of the fonds: Global extent: 252 files; 1801-2001 dic. 3
Serie A, Famiglia religiosa. Global extent: 2 files; 1913-1948
Serie B, Regolamenti e disposizioni. Global extent: 29 files; 1801-[Metà sec. XX]
Serie C, Carteggio. Global extent: 3 files; 1930 mag. 17-1983 apr. 4
Serie D, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-I, Inventari. Global extent: 2 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-II, Entrate e uscite. Global extent: 2 files; 1932 lug. - 1977 set
Serie E, Sante messe. Global extent: 106 files; 1802 set. 21 - 2001 dic. 3
E-I, Uffici ebdomadali. Global extent: 3 files; 1879 gen. 13 - 1962 nov. 11
E-II, Bastardelli. Global extent: 2 files; 1961 apr. 2- 1964
E-III, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum, pro officiis generalibus et iuxta kalendarium. Global extent: 17 files; 1802 set. 21-1983 ago. 9
E-IV, Messe pro rege et pontifice. Global extent: 16 files; 1809 gen. 1 - 1975 ago. 20
E-V, Messe pro benefactoribus. Global extent: 15 files; 1842 gen. 1 - 1962 dic. 31
E-VI, Legati pii. Global extent: 14 files; 1809 gen. 1 - 2001 dic. 31
E-VII, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 10 files; 1842 gen. 1 - 1988 dic. 30
E-VIII, Messe pro eleemosyna. Global extent: 24 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-VIII-I, Pro eleemosyna I. Generali. Global extent: 1 file; 1937 ago. 1 – 1946 lug. 2
E-VIII-II, Pro eleemosyna II. In Monte Calvario. Global extent: 8 files; 1891 apr. 1 - 1978 giu. 10
E-VIII-III, Pro eleemosyna III. S. Sepolcro. Global extent: 7 files; 1910 gen. 2 - 1978 giu. 19
E-VIII-IV, Pro eleemosyna IV. In basilica. Global extent: 8 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-IX, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 3 files; 1857 ott. 15 - 1979 dic. 25
E-X, Celebrazioni di sacerdoti pellegrini. Global extent: 2 files; 1996 gen. 1-1997 apr. 15

Serie F, Guardia d’onore. Global extent: 1 file; 1908 – 1912
Serie G, Cronache e memorie. Global extent: 109 files; 1903 set. 19 - 1999 mag. 14
G-I, Memorie diverse. Global extent: 1 file; 1937 lug. 26 – 1938 mar. 4
G-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 27 files; 1903 set. 19 - 1997 ago. 10
G-III, Minute di cronache del santuario. Global extent: 17 files; 1908 gen. 1 - 1951 mar. 27
G-IV, Cronache del santuario. Global extent: 56 files; 1913 mar. 27 - 1975 ago. 31
G-V, Cronache del convento. Global extent: 8 files; 1915 gen. 1 - 1999 mag. 14

Custody of the Holy Land (CTS)

Parrocchia Gerusalemme San Salvatore

  • JM-ASCTS/P/SSalvatore
  • Fonds
  • 1617-07-09-1977-02-28

Archivi delle parrocchie, Giudea, Gerusalemme. S. Salvatore

Alla parrocchia di San Salvatore hanno sempre afferito tutti i fedeli cattolici di rito latino della città di Gerusalemme. Assieme a Betlemme, è la più antica parrocchia francescana di Terra Santa. Nel 1670 vi risultava eretta una confraternita posta sotto l’invocazione del Buon Pastore, cui Clemente X concesse l’indulgenza plenaria (1). Nel 1678, il custode Pier Marino Sormani affermava che vi fossero circa 200 fedeli cattolici, che nel 1715 sarebbero cresciuti a 285 (2). Il numero, tuttavia, doveva essere piuttosto fluttuante, se nella relazione inviata alla S. Congregazione de Propaganda Fide nel 1699 i parrocchiani risultavano essere 330, di cui 234 in età da comunione; nello stesso anno già operava presso la parrocchia una scuola, guidata da P. Antonio di San Pietro, che contava 30 scolari (3). Nel 1761 a Gerusalemme erano invece censiti 342 greco-cattolici, 144 maroniti, 86 siriani, 29 armeni, 18 caldei e 134 copti, tutti, tranne i maroniti, passati al rito latino. Cinque anni più tardi i Cattolici erano 961, quasi tutti di rito latino (4).
La parrocchia continuò a crescere nel corso del secolo XIX e nella prima metà del XX. Nel 1933 vi risultavano operanti quattro associazioni religiose laicali: il Terz’Ordine Francescano, la Pia Unione di Sant’Antonio di Padova, la Pia Unione delle Figlie di Maria e la Conferenza di San Vincenzo de Paoli (5).
Nel 1948, a seguito della guerra arabo-israeliana e della conseguente divisione di Gerusalemme in due zone, la parte occidentale, collocata sotto la giurisdizione di Israele, rimase separata dalla parrocchia di San Salvatore, ubicata invece in territorio giordano, come tutta la città vecchia. Il patriarca, pertanto, nominò un vicario cooperatore per la zona israeliana, inizialmente soggetto al parroco di San Salvatore, ma successivamente con piene facoltà di parroco; la chiesa parrocchiale di Gerusalemme ovest fu stabilita nella chiesa del Terra Sancta College (6). Nel 1966, a seguito dell’annessione di Gerusalemme est allo stato di Israele, la parrocchia di San Salvatore tornò ad essere unificata (7).
L’archivio parrocchiale di San Salvatore di Gerusalemme non rende piena giustizia all’indefessa attività pastorale dei suoi parroci. La documentazione conservata è quantitativamente piuttosto modesta e manca la parte più antica dell’archivio. Gli stessi registri sacramentali, sempre particolarmente curati nella tenuta, conservano poco materiale settecentesco e nulla di seicentesco. Una situazione analoga si riscontra nelle altre serie documentarie.

1 ASCTS, CC, Diplomatico, 90.
2 Pieraccini 2006, pp. 53-54.
3 da Civezza, VII/3, pp. 458, 464. Registrazioni del tardo Ottocento relative a questa scuola si conservano in ASCTS, AA, Terra Sancta Boy’s Orphanage, 95 e 96.
4 Pieraccini 2006, p. 56.
5 Status descriptivus 1933, p. 27.
6 Documenta tale periodo il registro ASCTS, P, Gerusalemme, Terra Sancta College, Entrate e uscite, 1.
7 Cronotassi dei parroci di rito latino di Gerusalemme in DTS, III, pp. 46-50.

Struttura dei fondi: global extent: 62 files; 1617 lug. 9 - 1977 feb. 28
Serie A, Manuali. Global extent: 1 file; 1733 set. 5 - 1849 feb.
Serie B, Sante messe. Global extent: 8 files; 1853 mag. 1 - 1974 mag. 31
B-I, Messe pro populo. Global extent: 3 files; 1853 mag. 1 - 1936 dic. 25
B-II, Messe ad intentionem parochi. Global extent: 5 files; 1950 gen. 2 - 1974 mag. 31
Serie C, Registri sacramentali. Global extent: 33 files; 1617 lug. 9 - [Post 1960]
C-I, Registrazioni miste. Global extent: 1 file; 1906 gen. 4 – 1906 dic. 26
C-II, Battesimi. Global extent: 6 files; 1617 lug. 9 - 1938 dic. 25
C-III, Riconciliati. Global extent: 1 file; 1858 feb. 27 – 1913 ott. 3
C-IV, Sponsali. Global extent: 3 files; 1732 - 1911 gen. 14
C-V, Sacramenti ad ammalati e partorienti. Global extent: 5 files; 1954 set. 25 - 1962 mag. 23
C-VI, Defunti. Global extent: 2 files; 1906 gen. 4 - 1922 dic. 30
C-VII, Stati delle anime. Global extent: 15 files; 1836 - [Post 1960]
Serie D, Carteggio. Global extent: 12 files; 1729 ott. 31- [1970ca.]
D-I, Matrimoni. Global extent: 3 files; 1729 ott. 31 – 1953 nov. 17
D-II, Miscellanea. Global extent: 9 files; 1835 mag. 20 - [1970ca.]
Serie E, Elemosine. Global extent: 3 files; 1885 feb. - 1954 dic.
Serie F, Cronache. Global extent: 4 files; [1935ca.] - 1977 feb. 28
Series G, Archivio aggregato della Pia unione di S. Antonio. Global extent: 1 file; 1894 set. 23 – 1921 giu. 12

Custody of the Holy Land (CTS)

Orfanotrofio femminile

  • JM-ASCTS/CC/Orfan-fem
  • Fonds
  • 1895-01-01-2006-07-31

L’orfanotrofio femminile di Gerusalemme venne fondato nel 1884-85, accogliendo inizialmente circa 15 orfane. Fu collocato nell’edificio attualmente denominato Maria Bambina, in St. Francis Street, a brevissima distanza dal convento di San Salvatore. È stato a lungo gestito dalle Suore Terziarie Francescane, sotto la direzione del p. custode di Terra Santa. Vi si insegnavano varie materie di base sia scientifiche sia letterarie, ed inoltre l’arabo, l’italiano, il francese e l’inglese; le ragazze venivano poi istruite nelle principali discipline professionali femminili (1). L’orfanotrofio, gestito nell’ultimo periodo di attività dalle suore libanesi della S. Croce, è stato chiuso nel 2006. La documentazione è in massima parte in lingua araba.

1: Status descriptivus 1951, p. 30.

Struttura dei fondi: global extent: 11 files; 1895-2006 lug.
Serie A, Amministrazione. Global extent: 2 files; 1993 giu. 27-2006 lug.
Serie B, Schede personali. Global extent: 2 files; 1980-2005 set. 1
Serie C, Registri delle orfane. Global extent: 4 files; 1895-1993
Serie D, Registri delle valutazioni. Global extent: 2 files; 1979-1984
Serie E, Memorie diverse. Global extent: 1 file; [Metà sec. XX]

Custody of the Holy Land (CTS)

Terra Sancta Boys’ Orphanage, Custody of the Holy Land

  • JM-ASCTS/CC/TSBOrfan
  • Fonds
  • 1843-06-11-2004-12-31

L’orfanotrofio maschile di Gerusalemme è stato istituito nel 1887 al fine di accogliere i bambini privi di entrambi i genitori o di uno di essi. Aveva la sua sede all’interno della cerchia muraria del convento di San Salvatore, nell’immobile che oggi è sede della Curia custodiale. Il direttore era nominato dal custode di Terra Santa e coordinava l’attività degli insegnanti che vi operavano, che erano sia religiosi sia laici. Vi si insegnavano l’arabo, l’italiano, il francese, l’inglese ed altre discipline di base sia scientifiche sia letterarie; oltre a ciò, si avviavano i ragazzi a varie attività di carattere professionale (Status descriptivus 1951, p. 30.) L’orfanotrofio è stato chiuso nel 2004, l’ultimo direttore è stato P. Antonio Foley, cui si deve il versamento dell’archivio dell’orfanotrofio all’Archivio storico custodiale. La documentazione è prevalentemente in lingua araba, ma anche in italiano ed in inglese.

Struttura dei fondi: global extent: 107 files; 1843 giu. 11-2004; [1798]
Serie A, Regolamenti e disposizioni. Global extent: 6 files; 1843 giu. 11-1981; [1798]
Serie B, Carteggio. Global extent: 28 files; 1870 nov. 23-2003 nov. 24
B-I, Social Welfare Office. Global extent: 6 files; 1960-1989 set. 1
B-II, United Nations Relief and Works Agency. Global extent: 3 files; 1949 lug. 23 – 1986 dic. 2
B-III, Carteggio tematico. Global extent: 16 files; 1922 mag. 16-2003 nov. 24
B-IV, Carteggio cronologico. Global extent: 3 files; 1870 nov. 23-2000 feb. 4
Serie C, Amministrazione. Global extent: 17 files; 1901 gen. 5-2003 dic. 31
C-I, Inventari e note contabili. Global extent: 4 files; 1959 apr. - 2003 dic. 31
C-II, Entrate e uscite. Minute. Global extent: 3 files; 1969 mar. -1998 mag. 5
C-III, Entrate e uscite. Global extent: 10 files; 1901 gen. 5- 2002 set. 1
Serie D, Orfani. Global extent: 23 files; 1877-2004
D-I, Schede personali. Global extent: 7 files; 1896-2000
D-II, Schede mediche. Global extent: 3 files; 1970 feb. 16 – 2003 ott. 10
D-III, Registri degli orfani. Global extent: 9 files; 1877-2004
D-IV, Miscellanea. Global extent: 4 files; 1944-2000
Serie E, Personale docente. Global extent: 8 files; 1932 lug. 10-1995
E-I, Carteggio. Global extent: 7 files; 1932 lug. 10- 1989 lug. 31
E-II, Schede personali. Global extent: 1 file; 1932 lug. 20 – 1995
Serie F, Scuola. Global extent: 22 files; 1889 ott.-2003
F-I, Registri delle presenze scolastiche. Global extent: 5 files; 1963 set.-1969 mag
F-II, Valutazioni. Global extent: 7 files; 1925-2001
F-III, Registri delle valutazioni. Global extent: 10 files; 1889 ott.-2003
Serie G, Cronache. Global extent: 3 files; 1929 mag. 28-1981 dic. 1

Custody of the Holy Land (CTS)

Archivio del Consolato del sardo in Palestina (1843-1849) poi Consolato d’Italia in Palestina poi Consolato generale d’Italia a Gerusalemme (1872-1943)

  • IT-ASDMAE/CGIG
  • Fonds
  • 1843-1943

The oldest documents in the Consulate fonds date back to 1843, to the foundation of the Consulate of Palestine during the Kingdom of Sardinia. According to the papers the Consulate closed in 1849 leaving the defence of the citizens to the Consulate of France.

The Royal Decree dated November 17th, 1871 establishes the Italian Consulate in Palestine. The papers cover the history of the Consulate until its closure, in June 10th, 1940. At that date the protection of Italian interests was entrusted to the Spanish Consulate. The activity of Consul Quinto Mazzolini and his Bureau in Rome (Ufficio Stralcio) lasted during 1943.

Consulate General of Italy in Jerusalem (CGIG)

Segreteria di Stato, Spogli di Cardinali e Officiali di Curia, Mons. Paschal Charles Robinson

  • VA-ASV/Robinson
  • Fonds
  • 1919-01-01-1938-12-31

Religioso della provincia minoritica americana del Santo Nome dal 1896, padre Paschal Robinson (1870-1948), prima di essere designato titolare della nuova nunziatura apostolica in Irlanda (1929-1948) svolse un'intensa attività diplomatica per conto della Santa Sede, in particolare per la Segreteria di Stato e le congregazioni per la Chiesa orientale e di Propaganda Fide, delle quali fu anche consultore.
Dopo la sua morte, mons. Domenico Tardini, allora segretario per la Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, dispose che le carte relative alle sue missioni come visitatore apostolico in Palestina e come delegato apostolico in Malta fossero conservate. Esse vennero poi versate nell'ASV.
Le sei buste si riferiscono soprattutto alle diverse visite apostoliche in Palestina affidate a p. Robinson dalla Congregazione per la Chiesa orientale (1925-1928) e dalla Congregazione di Propaganda Fide (1920-1921; 1927-1928).

Friar Paschal Robinson ofm (PCR)

Gerusalemme Dominus Flevit

  • JM-ASCTS/CR/DomFlevit
  • Fonds
  • 1901-01-13-1992-07-31

Il santuario, edificato dalla Custodia di Terra Santa nel 1891, segnala il luogo in cui Cristo, scendendo dal Monte degli Ulivi, «ut appropinquavit, videns civitatem flevit super illam» (1). Il luogo conserva alcuni mosaici di una chiesa bizantina del VII secolo ed un’iscrizione dello stesso periodo documenta la contemporanea esistenza, nel medesimo luogo, di una piccola cappella e di un monastero. Nel secolo XIII i Crociati vi costruirono un oratorio, trasformato successivamente dai Musulmani in moschea (2). La Custodia di Terra Santa, come detto, vi edificò un santuario nel 1891, ponendolo sotto la giurisdizione del convento di San Salvatore. La casa religiosa divenne autonoma nel 1956, a seguito della costruzione, l’anno precedente, dell’attuale santuario, realizzato dall’architetto Antonio Barluzzi (3). La fondazione, come detto, è autonoma da appena mezzo secolo e ciò spiega la scarsa consistenza del suo archivio. La prima metà del secolo XX, in particolare, è documentata dai soli registri di messe.

1 Lc 19,41.
2 Cf. Status descriptivus 1933, p. 45.
3 Cf. Status descriptivus 1951, p. 67.

Struttura dei fondi: Global extent: 17 files; 1901-01-13-1992-07-31
Serie A, Carteggio. Global extent: 2 files; 1975 lug. 28 – 1975 nov. 10
Serie B, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1971 ago - 1983 gen.
B-I, Quietanze e note contabili. Global extent: 1 file; 1979 gen. – 1981 gen
B-II, Entrate e uscite. Global extent: 3 files; 1971 ago - 1983 gen.
Serie C, Sante messe. Global extent: 3 files; 1901 gen. 13- 1992 lug. 31
Serie D, Cronache e memorie. Global extent: 8 files; [1970]-1990 ott. 20
D-I, Memorie diverse. Global extent: 2 files; [1970 – 1980]
D-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 3 files; 1958 lug. 2- 1990 ott. 20
D-III, Registri dei pellegrini. Global extent: 3 files; 1971 ago. 9-1982 mar. 2

Custody of the Holy Land (CTS)

Archivi delle case nove, Gerusalemme

  • JM-ASCTS/CN/Gerusalemme
  • Fonds
  • 1751-02-02-1983-01-18

La casa nova di Gerusalemme è la prima costruita in Terra Santa e risale alla metà dell’Ottocento; già in precedenza, tuttavia, ai pellegrini era fornita accoglienza in appositi ospizi, il più antico dei quali, sul Monte Sion, risaliva al 1353. Al nuovo edificio, cui i frati dettero il nome di “casa nova”, si dovette l’entrata in uso di tale appellattivo per tutte le strutture ricettive per pellegrini dipendenti dalla Custodia di Terra Santa. La casa nova di Gerusalemme venne ingrandita nel 1895, grazie ad elemosine di benefattori nordamericani. Fu da subito frequentatissima: nel 1896, ad esempio, vi trovarono alloggio 527 pellegrini per un totale di 6.326 giorni di alloggio (2). L’alto numero di ospiti accolti dalla casa nova gerosolimitana ha fatto sì che la documentazione prodotta da questa struttura di ospitalità fosse decisamente più articolata e cospicua rispetto a quella delle altre case nove. La struttura subì gravi danni nel 1948, quando, durante la guerra arabo-israeliana, divenne luogo di raccolta di profughi.

2: Golubovich 1898, p. 196.

Struttura dei fondi - Global extent: 50 files; 1751 feb. 2 - 1983 gen. 18
Serie A, Registri dei pellegrini. Global extent: 9 files; 1901 gen. 16- 1983 gen. 18
Serie B, Registri degli ospiti. Minute. Global extent: 4 files; 1852 gen. 17 - 1962 gen.
Serie C, Registri degli ospiti. Global extent: 11 files; 1856 gen. 1 - 1955 ago. 11
Serie D, Schede dei pellegrini. Global extent: 5 files; 1933 apr. 1-1937 nov. 17
Serie E, Carteggio. Global extent: 2 files; 1751 feb. 2 - 1967 feb. 24
Serie F, Contabilità della cucina e del bar. Global extent: 13 files; 1922 dic. 2 - 1980 gen. 31
Serie G, Entrate e uscite. Global extent: 5 files; 1877 gen. 8 -1943 dic
Serie H, Cronache. Global extent: 1 file; 1889-1903

Custody of the Holy Land (CTS)

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