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Gerusalemme Santo Sepolcro

  • JM-ASCTS/CR/SSepolcro
  • Fondo
  • 1801-01-01-2001-12-31

Già nel 1240 sono documentati due religiosi francescani a servizio del Santo Sepolcro, la cui custodia venne riconosciuta ai Frati Minori, assieme al permesso di prestarvi i servizi religiosi, a seguito delle ambasciate inviate al sultano d’Egitto dal re d’Aragona Giacomo II (1). Successivamente, nel 1333, i frati vi istituirono formalmente il convento grazie all’interessamento presso il sultano dei regnanti di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca. Clemente VI ratificò l’acquisto con la bolla Gratias agimus nel 1342 (2). A seguito della definizione dello Status quo, all’interno della basilica i luoghi pertinenti in via esclusiva ai Francescani sono il sacello dell’Apparizione di Cristo alla Vergine dopo la Resurrezione, la colonna della Flagellazione, il luogo dell’Apparizione di Cristo a Maria Maddalena, il luogo dell’Invenzione della Santa Croce, il luogo della Crocifissione sul Monte Calvario, l’Altare della Vergine presso la Croce, il sacello dei Sette Dolori (3). Peculiarissimo è il regime legato allo Status quo che governa il santuario del S. Sepolcro, che continua a rendere molto complicato ogni tipo di intervento o innovazione. Le stesse celle del convento francescano, ad esempio, per secoli in tristissime condizioni, non poterono venir riparate a causa dei dissensi con le altre comunità cristiane e dell’opposizione del governo turco fino al 1869, quando si ottenne l’autorizzazione ad operare migliorie grazie all’intermediazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Secondo gli statuti custodiali del 1746, il superiore del convento doveva essere, a turno, un religioso di nazionalità italiana, spagnola e francese (4); tale privilegio nazionale, esteso nella prassi anche al vicario, rimase in vigore fino al Capitolo custodiale del 1977 (5). Per antica tradizione, tuttavia, il vero guardiano del S. Sepolcro è il custode stesso di Terra Santa, mentre al superiore locale spetta il titolo di presidente. L’archivio conventuale è molto cospicuo e la sua struttura riflette, naturalmente, la complessità e la peculiarità del luogo. Segnaliamo, anzitutto, i molti ed interessantissimi regolamenti, assolutamente necessari in un santuario rigidamente governato dalle norme stabilite dallo Status quo. Particolarmente ricco ed articolato è poi il complesso documentario relativo alle sante messe, circa il quale sono indicate alcune peculiarità nelle introduzioni alle relative serie. In generale, segnaliamo comunque una consistente serie di uffici ebdomadali, paragonabile a quella presente nell’archivio del convento di San Salvatore di Gerusalemme, propria, perché ovviamente necessaria, degli archivi di case religiose importanti e con intensa attività santuariale. Molto importante è poi la serie dei legati pii, utilissima a ricostruire i legami tra il santuario ed i suoi benefattori, in massima parte europei. Circa la documentazione di carattere memorialistico, segnaliamo invece la presenza delle cronache del santuario, tenute, a partire dalla prima metà del Novecento, dal p. sacrestano.

1 Golubovich 1898, p. 197, Id. III, pp. 309-315.
2 ASCTS, CC, Diplomatico, 7.
3 Cf. Status descriptivus 1933, pp. 39-41, interessante per la minuziosa descrizione delle celebrazioni quotidiane e settimanali che all’epoca si svolgevano in basilica.
4 Costituzioni del 1746, nr. 68, in Statuta T. S., pp. 28-29.
5 Aggiornamento, p. 34.

Structure of the fonds: Global extent: 252 files; 1801-2001 dic. 3
Serie A, Famiglia religiosa. Global extent: 2 files; 1913-1948
Serie B, Regolamenti e disposizioni. Global extent: 29 files; 1801-[Metà sec. XX]
Serie C, Carteggio. Global extent: 3 files; 1930 mag. 17-1983 apr. 4
Serie D, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-I, Inventari. Global extent: 2 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-II, Entrate e uscite. Global extent: 2 files; 1932 lug. - 1977 set
Serie E, Sante messe. Global extent: 106 files; 1802 set. 21 - 2001 dic. 3
E-I, Uffici ebdomadali. Global extent: 3 files; 1879 gen. 13 - 1962 nov. 11
E-II, Bastardelli. Global extent: 2 files; 1961 apr. 2- 1964
E-III, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum, pro officiis generalibus et iuxta kalendarium. Global extent: 17 files; 1802 set. 21-1983 ago. 9
E-IV, Messe pro rege et pontifice. Global extent: 16 files; 1809 gen. 1 - 1975 ago. 20
E-V, Messe pro benefactoribus. Global extent: 15 files; 1842 gen. 1 - 1962 dic. 31
E-VI, Legati pii. Global extent: 14 files; 1809 gen. 1 - 2001 dic. 31
E-VII, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 10 files; 1842 gen. 1 - 1988 dic. 30
E-VIII, Messe pro eleemosyna. Global extent: 24 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-VIII-I, Pro eleemosyna I. Generali. Global extent: 1 file; 1937 ago. 1 – 1946 lug. 2
E-VIII-II, Pro eleemosyna II. In Monte Calvario. Global extent: 8 files; 1891 apr. 1 - 1978 giu. 10
E-VIII-III, Pro eleemosyna III. S. Sepolcro. Global extent: 7 files; 1910 gen. 2 - 1978 giu. 19
E-VIII-IV, Pro eleemosyna IV. In basilica. Global extent: 8 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-IX, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 3 files; 1857 ott. 15 - 1979 dic. 25
E-X, Celebrazioni di sacerdoti pellegrini. Global extent: 2 files; 1996 gen. 1-1997 apr. 15

Serie F, Guardia d’onore. Global extent: 1 file; 1908 – 1912
Serie G, Cronache e memorie. Global extent: 109 files; 1903 set. 19 - 1999 mag. 14
G-I, Memorie diverse. Global extent: 1 file; 1937 lug. 26 – 1938 mar. 4
G-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 27 files; 1903 set. 19 - 1997 ago. 10
G-III, Minute di cronache del santuario. Global extent: 17 files; 1908 gen. 1 - 1951 mar. 27
G-IV, Cronache del santuario. Global extent: 56 files; 1913 mar. 27 - 1975 ago. 31
G-V, Cronache del convento. Global extent: 8 files; 1915 gen. 1 - 1999 mag. 14

Custody of the Holy Land (CTS)

Parrocchia Gerusalemme San Salvatore

  • JM-ASCTS/P/SSalvatore
  • Fondo
  • 1617-07-09-1977-02-28

Archivi delle parrocchie, Giudea, Gerusalemme. S. Salvatore

Alla parrocchia di San Salvatore hanno sempre afferito tutti i fedeli cattolici di rito latino della città di Gerusalemme. Assieme a Betlemme, è la più antica parrocchia francescana di Terra Santa. Nel 1670 vi risultava eretta una confraternita posta sotto l’invocazione del Buon Pastore, cui Clemente X concesse l’indulgenza plenaria (1). Nel 1678, il custode Pier Marino Sormani affermava che vi fossero circa 200 fedeli cattolici, che nel 1715 sarebbero cresciuti a 285 (2). Il numero, tuttavia, doveva essere piuttosto fluttuante, se nella relazione inviata alla S. Congregazione de Propaganda Fide nel 1699 i parrocchiani risultavano essere 330, di cui 234 in età da comunione; nello stesso anno già operava presso la parrocchia una scuola, guidata da P. Antonio di San Pietro, che contava 30 scolari (3). Nel 1761 a Gerusalemme erano invece censiti 342 greco-cattolici, 144 maroniti, 86 siriani, 29 armeni, 18 caldei e 134 copti, tutti, tranne i maroniti, passati al rito latino. Cinque anni più tardi i Cattolici erano 961, quasi tutti di rito latino (4).
La parrocchia continuò a crescere nel corso del secolo XIX e nella prima metà del XX. Nel 1933 vi risultavano operanti quattro associazioni religiose laicali: il Terz’Ordine Francescano, la Pia Unione di Sant’Antonio di Padova, la Pia Unione delle Figlie di Maria e la Conferenza di San Vincenzo de Paoli (5).
Nel 1948, a seguito della guerra arabo-israeliana e della conseguente divisione di Gerusalemme in due zone, la parte occidentale, collocata sotto la giurisdizione di Israele, rimase separata dalla parrocchia di San Salvatore, ubicata invece in territorio giordano, come tutta la città vecchia. Il patriarca, pertanto, nominò un vicario cooperatore per la zona israeliana, inizialmente soggetto al parroco di San Salvatore, ma successivamente con piene facoltà di parroco; la chiesa parrocchiale di Gerusalemme ovest fu stabilita nella chiesa del Terra Sancta College (6). Nel 1966, a seguito dell’annessione di Gerusalemme est allo stato di Israele, la parrocchia di San Salvatore tornò ad essere unificata (7).
L’archivio parrocchiale di San Salvatore di Gerusalemme non rende piena giustizia all’indefessa attività pastorale dei suoi parroci. La documentazione conservata è quantitativamente piuttosto modesta e manca la parte più antica dell’archivio. Gli stessi registri sacramentali, sempre particolarmente curati nella tenuta, conservano poco materiale settecentesco e nulla di seicentesco. Una situazione analoga si riscontra nelle altre serie documentarie.

1 ASCTS, CC, Diplomatico, 90.
2 Pieraccini 2006, pp. 53-54.
3 da Civezza, VII/3, pp. 458, 464. Registrazioni del tardo Ottocento relative a questa scuola si conservano in ASCTS, AA, Terra Sancta Boy’s Orphanage, 95 e 96.
4 Pieraccini 2006, p. 56.
5 Status descriptivus 1933, p. 27.
6 Documenta tale periodo il registro ASCTS, P, Gerusalemme, Terra Sancta College, Entrate e uscite, 1.
7 Cronotassi dei parroci di rito latino di Gerusalemme in DTS, III, pp. 46-50.

Struttura dei fondi: global extent: 62 files; 1617 lug. 9 - 1977 feb. 28
Serie A, Manuali. Global extent: 1 file; 1733 set. 5 - 1849 feb.
Serie B, Sante messe. Global extent: 8 files; 1853 mag. 1 - 1974 mag. 31
B-I, Messe pro populo. Global extent: 3 files; 1853 mag. 1 - 1936 dic. 25
B-II, Messe ad intentionem parochi. Global extent: 5 files; 1950 gen. 2 - 1974 mag. 31
Serie C, Registri sacramentali. Global extent: 33 files; 1617 lug. 9 - [Post 1960]
C-I, Registrazioni miste. Global extent: 1 file; 1906 gen. 4 – 1906 dic. 26
C-II, Battesimi. Global extent: 6 files; 1617 lug. 9 - 1938 dic. 25
C-III, Riconciliati. Global extent: 1 file; 1858 feb. 27 – 1913 ott. 3
C-IV, Sponsali. Global extent: 3 files; 1732 - 1911 gen. 14
C-V, Sacramenti ad ammalati e partorienti. Global extent: 5 files; 1954 set. 25 - 1962 mag. 23
C-VI, Defunti. Global extent: 2 files; 1906 gen. 4 - 1922 dic. 30
C-VII, Stati delle anime. Global extent: 15 files; 1836 - [Post 1960]
Serie D, Carteggio. Global extent: 12 files; 1729 ott. 31- [1970ca.]
D-I, Matrimoni. Global extent: 3 files; 1729 ott. 31 – 1953 nov. 17
D-II, Miscellanea. Global extent: 9 files; 1835 mag. 20 - [1970ca.]
Serie E, Elemosine. Global extent: 3 files; 1885 feb. - 1954 dic.
Serie F, Cronache. Global extent: 4 files; [1935ca.] - 1977 feb. 28
Series G, Archivio aggregato della Pia unione di S. Antonio. Global extent: 1 file; 1894 set. 23 – 1921 giu. 12

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme San Francesco Ad San Cenaculum

  • JM-ASCTS/CR/Cenacolo
  • Fondo
  • 1926-02-01-2000-09-03

I Frati Minori si insediarono presso il Santo Cenacolo, sul Monte Sion, sin dall’origine della loro presenza in Terra Santa. Nel Trecento, la Custodia vi collocò la propria Curia, che vi rimase fino al 1551, quando il luogo venne occupato dai Turchi, che obbligarono i frati ad abbandonarlo definitivamente. Il Monte Sion ed il luogo del Cenacolo, pertanto, hanno sempre rappresentato un luogo particolarmente significativo per i religiosi della Custodia di Terra Santa, i quali, nell’impossibilità di acquisire i luoghi originari, nel 1936 acquistarono nelle immediate vicinanze un’abitazione che trasformarono ben presto in un piccolo ospizio con annessa chiesa (1). Poco dopo i frati vi costituirono una piccola comunità religiosa, che però dovette fuggire la notte del 30 maggio 1948, a causa della guerra arabo-israeliana. La collocazione dell’ospizio sulla linea di fuoco dei contrapposti eserciti israeliano e giordano impedì il rientro dei frati fino al 5 giugno 1960 (2). L’archivio è nel suo insieme piuttosto esiguo, come è normale, in fondo, se si tiene conto della cronologia e delle vicissitudini della casa religiosa. Il materiale documentario è in massima parte successivo al 1960; si segnalano, in particolare, un cospicuo numero di registri dei pellegrini e svariati documenti di carattere memorialistico, a volte realizzati all’esterno dell’ospizio ma successivamente acquisiti dall’archivio della casa religiosa.

1 Cf. Status descriptivus 1951, p. 27.
2 Brlek M., p. 24 (che però, forse per un refuso, data il rientro al 5 giugno 1961).

Struttura dei fondi: global extent: 21 files; 1926 feb. - 2000 set. 3
Serie A, Capitoli conventuali. Global extent: 1 file; 1986 ago. 18 - 1993 feb. 8
Serie B, Carteggio. Global extent: 1 file; 1980 dic. 21 - 1993 dic. 9
Serie C, Sante messe. Global extent: 2 files; 1936 apr. 23- 1971 gen. 5
Serie D, Cronache e memorie. Global extent: 17 files; 1926 feb. - 2000 set. 3
D-I, Memorie diverse. Global extent: 5 files; 1948 mag. 17- 1962 giu. 14
D-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 7 files; 1971 gen. 9-2000 set. 3
D-III, Registri dei pellegrini. Global extent: 1 file; 1926 feb. - [metà sec. XX]
D-IV, Cronache. Global extent: 4 files; 1960 giu. 5 - 1997 dic.

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme Dominus Flevit

  • JM-ASCTS/CR/DomFlevit
  • Fondo
  • 1901-01-13-1992-07-31

Il santuario, edificato dalla Custodia di Terra Santa nel 1891, segnala il luogo in cui Cristo, scendendo dal Monte degli Ulivi, «ut appropinquavit, videns civitatem flevit super illam» (1). Il luogo conserva alcuni mosaici di una chiesa bizantina del VII secolo ed un’iscrizione dello stesso periodo documenta la contemporanea esistenza, nel medesimo luogo, di una piccola cappella e di un monastero. Nel secolo XIII i Crociati vi costruirono un oratorio, trasformato successivamente dai Musulmani in moschea (2). La Custodia di Terra Santa, come detto, vi edificò un santuario nel 1891, ponendolo sotto la giurisdizione del convento di San Salvatore. La casa religiosa divenne autonoma nel 1956, a seguito della costruzione, l’anno precedente, dell’attuale santuario, realizzato dall’architetto Antonio Barluzzi (3). La fondazione, come detto, è autonoma da appena mezzo secolo e ciò spiega la scarsa consistenza del suo archivio. La prima metà del secolo XX, in particolare, è documentata dai soli registri di messe.

1 Lc 19,41.
2 Cf. Status descriptivus 1933, p. 45.
3 Cf. Status descriptivus 1951, p. 67.

Struttura dei fondi: Global extent: 17 files; 1901-01-13-1992-07-31
Serie A, Carteggio. Global extent: 2 files; 1975 lug. 28 – 1975 nov. 10
Serie B, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1971 ago - 1983 gen.
B-I, Quietanze e note contabili. Global extent: 1 file; 1979 gen. – 1981 gen
B-II, Entrate e uscite. Global extent: 3 files; 1971 ago - 1983 gen.
Serie C, Sante messe. Global extent: 3 files; 1901 gen. 13- 1992 lug. 31
Serie D, Cronache e memorie. Global extent: 8 files; [1970]-1990 ott. 20
D-I, Memorie diverse. Global extent: 2 files; [1970 – 1980]
D-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 3 files; 1958 lug. 2- 1990 ott. 20
D-III, Registri dei pellegrini. Global extent: 3 files; 1971 ago. 9-1982 mar. 2

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme, Agonia di nostro Signore Gesù Cristo nel Getsemani

  • JM-ASCTS/CR/Agonia
  • Fondo
  • 1900-01-01-2000-09-27

Ai piedi del Monte degli Ulivi, già l’imperatore Teodosio aveva edificato una chiesa in memoria dell’agonia di Cristo, nel luogo in cui egli pianse «et factus est sudor eius sicut guttae sanguinis decurrentis in terram» (1). Distrutta dopo la fine del potere bizantino e successivamente riedificata dai Crociati, della chiesa non rimasero che sparute tracce. La Custodia di Terra Santa acquistò il luogo nel 1681, ponendo particolare cura alla salvaguardia dell’Orto degli Ulivi, ripetutamente minacciato. Nel 1847 l’orto venne cinto da un muro di protezione e da quel momento il luogo, divenuto più sicuro, fu particolarmente curato. Nel 1872 vi si eressero le quattordici stazioni della Via Crucis. Nel frattempo era già stata costruita una modesta abitazione per i religiosi che si prendevano cura del giardino e nel 1911 vi si stabilì formalmente un ospizio; a seguito di ciò, negli anni 1919-1924, la Custodia di Terra Santa edificò l’attuale santuario (2), progettato dall’architetto Antonio Barluzzi (3). Il 18 aprile del 1924 il pontefice Pio XI incaricò il cardinale Oreste Giorgi, protettore dell’Ordine dei Frati Minori, della consacrazione della nuova chiesa del Getsemani e di quella del Monte Tabor (4). Nonostante si tratti di una fondazione recente, l’archivio conventuale è piuttosto consistente e mostra alcune peculiarità di rilievo. Segnaliamo, anzitutto, le corpose serie relative alla fabbrica del santuario e del convento, ma anche la documentazione relativa alla Confraternita dell’Ora Santa ed i molti registri dei pellegrini, tipici, questi ultimi, di tutti i principali santuari della Terra Santa.

1 Lc 22,44.
2 Cf. DTS, V, pp. 33-35, in cui sono regestati i principali documenti custodiali relativi al Getsemani. Si vedano inoltre Orfali e Status descriptivus 1933, pp. 43-44.
3 Lo stesso architetto descrive l’opera realizzata in Barluzzi, pp. 99-102.
4 La relativa pergamena è conservata in ASCTS, CC, Diplomatico, 134.

Struttura dei fondi : Global extent: 56 files; 1900-01-01-2000-09-27
Serie A, Verbali del Discretorio – Capitolo conventuale. Global extent: 1 file; 1957-02-01-1981-02-03
Serie B, Fabbrica. Global extent: 13 files; 1919-12-24-1924-07-22
B-I, Quietanze e note contabili. Global extent: 5 files; 1920-01-24-1924-07-18
B-II, Ruoli degli stipendi degli operai. Minute. Global extent: 3 files; 1920-09-06-1924-07-12
B-III, Ruoli degli stipendi degli operai. Global extent: 4 files; 1920-10-31-1924-03-22
B-IV, Uscite. Global extent: 1 file; 1919-12-24-1924-07-22
Serie C, Entrate e uscite. Global extent: 3 files; 1973-01-01-1991-12-31
Serie D, Sante messe. Global extent: 9 files; 1924-08-07-1992-07-08
D-I, Messe pro gratia. Global extent: 2 files; 1924-09-26-1944-06-23
D-II, Messe pro benefactoribus. Global extent: 4 files; 1924-08-07-1981-02-26
D-III, Messe pro eleemosyna. Global extent: 3 files; 1977-02-01-1992-07-08
Serie E, Confraternita dell’Ora Santa. Global extent: 9 files; 1933-04-06-1992-12-03
E-I, Iscritti e turni di adorazione. Global extent: 8 files; 1933-04-06-1956-11-15
E-II, Messe. Global extent: 1 file; 1933-04-06-1992-12-03
Serie F, Cronache e memorie. Global extent: 21 files; 1900-01-01-2000-09-27
F-I, Memorie diverse. Global extent: 2 files; [Inizi sec. XX]-[Metà sec. XX]
F-II, Registri dei pellegrini sacerdoti presso la Grotta dell’Agonia. Global extent: 5 files; 1958-06-17-1997-08-31
F-III, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 10 files; 1925-09-10-2000-09-27
F-IV, Registri dei pellegrini. Global extent: 2 files; 1910-03-19-1923-06-09
F-V, Cronache. Global extent: 2 files; 1945-01-10-1980-06-12

Custody of the Holy Land (CTS)

Archives of organizations and bodies preserved by the Central Zionist Archives

  • JM-CZA/Institutions
  • Raccolta
  • 1847-2009

The Central Zionist Archives – the official archives of the institutions of the Zionist Movement (the World Zionist Organization, the Jewish Agency, the Jewish National Fund, and the United Israel Appeal) and the numerous institutions that were established by, or alongside, these bodies – permanently preserves the files that were created during the activity of these institutions.

In addition, the Zionist Archives holds the files of the institutions of the Jewish population in Palestine before the establishment of the State (the Archives of the National Council, the Archives of the Palestine Jewish Colonization Association (PICA), the Archives of the Hadassah Medical Organization, etc.), of the offices of the World Jewish Congress in various countries, the remainder of the Archives of the Hovevei Zion and of some of the Zionist Federations around the world.

Language of registration of the record group names: Hebrew and English (See the Record Group Guide)

Language of registration of the files: The descriptions of most of the files in the various record groups are in Hebrew. However, if most of the original documents in the files of the record group are in English, the file descriptions are in English. Most of the file titles (about 80%) are in Hebrew.

Zionist organizations and bodies whose archives are preserved in CZA

Personal papers of leaders and activists of the Zionist Movement and the Yishuv

  • JM-CZA/PersonalPapers
  • Raccolta
  • Undated

Collection of personal archives of leaders and activists of the Zionist Movement and the Yishuv.

Most of the original documents in the files of the record group are in English, German or another language

Leaders and activists of the Zionist movement and the Yishuv whose personal papers are preserved in CZA (ZMY)

Papers of Sir Ronald Storrs

  • RU-PCCL/Storrs
  • Fondo
  • 1904 - 1950

These sources describe the events, and the manoeuvrings behind the events, in Middle Eastern Politics and Diplomacy between 1904 and 1950. Storrs’ own observations are enriched by letters from Amir Abdullah, Allenby, Leo Amery, Gertrude Bell, Norman Bentwich, Bernard Berenson, Violet Bonham-Carter, Curzon, King Faizal, Prince Ibrahim Hilmi, Sharif Hussein, Kitchener, T E Lawrence, Rose Macauley, Milner, Nashab Pasha, Sirri Pasha, Theodore Roosevelt, Herbert Samuel, Ethel Smythe, Arnold Toynbee, Robert Vansittart, Chaim Waizmann and others.

The papers describe in detail the various troubled areas in which Storrs served:

EGYPT, 1904-1917. Storrs began his career in the Egyptian Civil Service, holding a variety of posts before his appointment as the Oriental Secretary ("the eyes, ears, interpretation and intelligence" of the Consul) under Gorst, Kitchener and McMahon. He was present at the time that the Coptic Premier was assassinated, during the ministerial crisis of 1914, and played a major role in steering Egypt away from Turkish or German alliances during World War I.

WITH LAWRENCE OF ARABIA DURING THE ARAB REVOLT, 1914-1917. Storrs was involved in the planning and diplomacy that preceded the Revolt in the Desert, shuttling back and forth between Sharif Zaid, Aziz al-Masri, Sharif Abdullah, King Faisal and King Hussein. He gathered intelligence in Hejaz, Jeddah, Cairo, Aden, Basra, Baghdad, Muscat, Oman and Kuwait and it was during this period that he became a close friend of T E Lawrence.

JERUSALEM, 1917-1926. From 1917 to 1920 Storrs served as Military Governor in Jerusalem; and from 1920 to 1926 he was Civil Governor of Jerusalem and Judea. He was present at the time of the "Balfour Declaration," during the 1921 riots, and when King Faisal was expelled from Syria. He attempted to unite Arabs and Jews and brought together The Mufti of Jerusalem and Musa Kazem Pasha al Husseini with Theodore Herzl and Chaim Weizmann. He also promulgated the work of the Pro-Jerusalem Society, bringing together hostile groups to safeguard antiquities.

CYPRUS, 1926-1932. Storrs was appointed Governor of Cyprus in 1926 and gained early popularity by engineering the cancellation of the Cypriot share of the Turkish debt. Tensions soon resurfaced, with the Enosis movement pressing for unification with Greece, and both Greeks and Turks protesting at his attempts to keep religion out of education. Anti-British sentiments were symbolised by the burning of Government House in 1931, destroying his library and art collection.

NORTHERN RHODESIA, 1933-1934. At the expiry of his normal term of Governorship in Cyprus, Storrs was appointed Governor of North Rhodesia. He organised the building of a new capital in Lusaka and toured Barotseland, Congo, South Africa and Zanzibar, before retiring due to ill health.

TOURIST, LECTURER AND MIDDLE EAST COMMENTATOR, 1934-1950. After he had regained his health, Storrs pursued an active retirement - writing, lecturing and travelling the world. His diaries describe visits to Tunisia, Canada, USA, Italy, Spain, Poland, the Balkans, Saudi Arabia, Egypt, Iraq, Palestine, Iran, Libya, Abyssinia, and Sudan. There is a fine World War II diary and a he kept in touch with Arab opinion through meetings with ibn Saud, Aga Khan, King Faisal, Aziz al-Masri, Prince Muhammed Ali, Albert Hourani and King Abdullah.

Ronald Storrs (RS)

Priory of St. Stephen of Jerusalem, Archives of the Fathers

  • FR-EBAF/AP
  • Fondo
  • 1894-2005

This fonds contains the archives of the Dominican Fathers who were members of the convent of Saint-Etienne and died there. Their archives were then transferred to the conventual archives. We therefore find a certain number of collections, classified by Father, grouping together scientific archives - preparation of courses, publications - and personal archives. The fonds is of a private nature.

French biblical and archaeological School (EBAF)

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