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Archivi delle case nove, Gerusalemme

  • JM-ASCTS/CN/Gerusalemme
  • Fondo
  • 1751-02-02-1983-01-18

La casa nova di Gerusalemme è la prima costruita in Terra Santa e risale alla metà dell’Ottocento; già in precedenza, tuttavia, ai pellegrini era fornita accoglienza in appositi ospizi, il più antico dei quali, sul Monte Sion, risaliva al 1353. Al nuovo edificio, cui i frati dettero il nome di “casa nova”, si dovette l’entrata in uso di tale appellattivo per tutte le strutture ricettive per pellegrini dipendenti dalla Custodia di Terra Santa. La casa nova di Gerusalemme venne ingrandita nel 1895, grazie ad elemosine di benefattori nordamericani. Fu da subito frequentatissima: nel 1896, ad esempio, vi trovarono alloggio 527 pellegrini per un totale di 6.326 giorni di alloggio (2). L’alto numero di ospiti accolti dalla casa nova gerosolimitana ha fatto sì che la documentazione prodotta da questa struttura di ospitalità fosse decisamente più articolata e cospicua rispetto a quella delle altre case nove. La struttura subì gravi danni nel 1948, quando, durante la guerra arabo-israeliana, divenne luogo di raccolta di profughi.

2: Golubovich 1898, p. 196.

Struttura dei fondi - Global extent: 50 files; 1751 feb. 2 - 1983 gen. 18
Serie A, Registri dei pellegrini. Global extent: 9 files; 1901 gen. 16- 1983 gen. 18
Serie B, Registri degli ospiti. Minute. Global extent: 4 files; 1852 gen. 17 - 1962 gen.
Serie C, Registri degli ospiti. Global extent: 11 files; 1856 gen. 1 - 1955 ago. 11
Serie D, Schede dei pellegrini. Global extent: 5 files; 1933 apr. 1-1937 nov. 17
Serie E, Carteggio. Global extent: 2 files; 1751 feb. 2 - 1967 feb. 24
Serie F, Contabilità della cucina e del bar. Global extent: 13 files; 1922 dic. 2 - 1980 gen. 31
Serie G, Entrate e uscite. Global extent: 5 files; 1877 gen. 8 -1943 dic
Serie H, Cronache. Global extent: 1 file; 1889-1903

Custody of the Holy Land (CTS)

Archivio del Consolato del sardo in Palestina (1843-1849) poi Consolato d’Italia in Palestina poi Consolato generale d’Italia a Gerusalemme (1872-1943)

  • IT-ASDMAE/CGIG
  • Fondo
  • 1843-1943

The oldest documents in the Consulate fonds date back to 1843, to the foundation of the Consulate of Palestine during the Kingdom of Sardinia. According to the papers the Consulate closed in 1849 leaving the defence of the citizens to the Consulate of France.

The Royal Decree dated November 17th, 1871 establishes the Italian Consulate in Palestine. The papers cover the history of the Consulate until its closure, in June 10th, 1940. At that date the protection of Italian interests was entrusted to the Spanish Consulate. The activity of Consul Quinto Mazzolini and his Bureau in Rome (Ufficio Stralcio) lasted during 1943.

Consolato Generale d’Italia Gerusalemme (CGIG)

Archivio della delegazione apostolica in Egitto

  • VA-ASV/1262
  • Fondo
  • 1839-01-01-1935-12-31

Il fondo dell'Archivio abbraccia un periodo che va all'incirca dal 1839 al 1935, ma con carte più antiche.
La maggior parte degli archivi delle rappresentanze pontificie iniziarono a pervenire in Vaticano a partire dalla prima metà degli anni '70. Al momento del suo ordinamento, il fondo è stato diviso in “Archivio Antico”; “Archivio mons. Cassulo” e “Archivio mons. Valeri-Mazzoli-Bartoloni-Dini”. L'archivio mons. Valeri-Mazzoli-Bartoloni-Dini è composto di 101 fascicoli.

Delegazione Apostolica in Egitto (DAE)

Archivio della Delegazione Apostolica in Gerusalemme e Palestina

  • VA-ASV/1241
  • Fondo
  • 1930-01-13-1962-12-31

Mons. Testa prende in consegna l'archivio della Delegazione apostolica al suo ingresso in Gerusalemme, il 18 giugno 1948.[1] L'archivio è composto da 38 buste riguardanti l'amministrazione dei Delegati apostolici Gustavo Testa, Arthur Hughes, Silvio Oddi e Giuseppe Sensi. L'archivio è composto da 38 buste riguardanti l'amministrazione dei delegati apostolici Gustavo Testa, Arthur Hughes, Silvio Oddi e Giuseppe Sensi. La documentazione parte dall'anno 1935 e giunge all'anno 1962. Un titolario ben organizzato è presente per i periodi di Testa,[2] Oddi e Sensi. Il materiale è parzialmente aperto per il periodo della prima gestione di Gustavo Testa, mentre a partire dal periodo della reggenza di Hughes è chiuso.

[1] In una nota d'archivio si apprende che nel baule e nelle due valigie in cui mons. Hughes aveva chiuso la documentazione per salvarla dalla guerra palestinese, non erano presenti le carte riguardanti la gestione di mons. Valerio Valeri. “Si deve dunque presumere che i documenti relativi siano stati dimenticati nel palazzo della Delegazione apostolica al Sion e siano poi andati perduti nella sua occupazione da parte delle truppe giordaniche e israeliane e nella sua susseguente distruzione (Arch. Deleg. Gerusalemme e Palestina busta 1 fasc. 1, f. 38).
[2] Nel suo secondo periodo di gestione della Delegazione (1948-1953).

Delegazione Apostolica in Gerusalemme e Palestina (DAGP)

Gerusalemme Dominus Flevit

  • JM-ASCTS/CR/DomFlevit
  • Fondo
  • 1901-01-13-1992-07-31

Il santuario, edificato dalla Custodia di Terra Santa nel 1891, segnala il luogo in cui Cristo, scendendo dal Monte degli Ulivi, «ut appropinquavit, videns civitatem flevit super illam» (1). Il luogo conserva alcuni mosaici di una chiesa bizantina del VII secolo ed un’iscrizione dello stesso periodo documenta la contemporanea esistenza, nel medesimo luogo, di una piccola cappella e di un monastero. Nel secolo XIII i Crociati vi costruirono un oratorio, trasformato successivamente dai Musulmani in moschea (2). La Custodia di Terra Santa, come detto, vi edificò un santuario nel 1891, ponendolo sotto la giurisdizione del convento di San Salvatore. La casa religiosa divenne autonoma nel 1956, a seguito della costruzione, l’anno precedente, dell’attuale santuario, realizzato dall’architetto Antonio Barluzzi (3). La fondazione, come detto, è autonoma da appena mezzo secolo e ciò spiega la scarsa consistenza del suo archivio. La prima metà del secolo XX, in particolare, è documentata dai soli registri di messe.

1 Lc 19,41.
2 Cf. Status descriptivus 1933, p. 45.
3 Cf. Status descriptivus 1951, p. 67.

Struttura dei fondi: Global extent: 17 files; 1901-01-13-1992-07-31
Serie A, Carteggio. Global extent: 2 files; 1975 lug. 28 – 1975 nov. 10
Serie B, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1971 ago - 1983 gen.
B-I, Quietanze e note contabili. Global extent: 1 file; 1979 gen. – 1981 gen
B-II, Entrate e uscite. Global extent: 3 files; 1971 ago - 1983 gen.
Serie C, Sante messe. Global extent: 3 files; 1901 gen. 13- 1992 lug. 31
Serie D, Cronache e memorie. Global extent: 8 files; [1970]-1990 ott. 20
D-I, Memorie diverse. Global extent: 2 files; [1970 – 1980]
D-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 3 files; 1958 lug. 2- 1990 ott. 20
D-III, Registri dei pellegrini. Global extent: 3 files; 1971 ago. 9-1982 mar. 2

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme Flagellazione

  • JM-ASCTS/CR/Flagellazione
  • Fondo
  • 1875-11-01-1996-06-01

Il convento e santuario della Flagellazione si trova nel luogo in cui sorgeva il pretorio di età romana, lungo il tratto inferiore della Via Dolorosa. L’antica chiesa venne convertita in stalla dai Turchi nel 1618 e l’intera struttura andò successivamente in completa decadenza. Il luogo venne riscattato nel 1836 dal re di Baviera e ceduto alla Custodia di Terra Santa, che nel 1838 vi edificò una piccola chiesa (1). I frati vi stabilirono un ospizio stabile nel 1850 e nel 1924, sotto la guida di P. Gaudenzio Orfali, vi stabilirono lo Studium Biblicum Franciscanum, collegato, dal 1927, al Collegio internazionale S. Antonio di Roma (ora Pontificia Università Antonianum), ed il museo archeologico (2). L’archivio dell’ospizio della Flagellazione evidenzia lacune significative per il XIX secolo, che risulta documentato quasi esclusivamente da alcuni registri di messe. Proprio il fondo relativo alle sante messe si mostra particolarmente elaborato, soprattutto in relazione alle messe pro eleemosyna, per le quali si rimanda all’introduzione specifica. Si segnala, infine, che l’interessante archivio dello Studium Biblicum Franciscanum è conservato presso la sede dell’istituto medesimo.

  1. Golubovich 1898, p. 198.
    2 Cf. Status descriptivus 1933, p. 42. Sullo Studium Biblicum Franciscanum, si veda Bottini, sul museo annesso allo Studium, Piccirillo.

Struttura dei fondi : Global extent: 67 files; 1875 nov-1996 giu. 1
Serie A, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 12 files; 1875 nov. - 1989 set.
A-I, Contabilità speciali. Global extent: 1 file; 1875 nov. - 1878 apr.
A-II, Giornali di cassa. Global extent: 2 files; 1977 set. -1989 set.
A-III, Minute di entrate e uscite. Global extent: 1 file; 1971 lug. - 1974 dic.
A-IV, Entrate e uscite. Global extent: 8 files; 1925 ott. - 1982 dic.
Serie B, Sante messe. Global extent: 54 files; 1888 ago. 1-1996 giu. 1
B-I, Bastardelli. Global extent: 1 file; 1967 gen. - 1979 apr.
B-II, Registrazioni miste. Global extent: 2 files; 1921 set. 24- 1943 feb. 4
B-III, Messe pro benefactoribus. Global extent: 6 files; 1888 ago. 1- 1962 apr. 8
B-IV, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum et iuxta kalendarium. Global extent: 9 files; 1889 ago. 30- 1995 mar. 15
B-V, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 5 files; 1923 nov. 1-1962 apr. 29
B-VI, Messe pro eleemosyna. Global extent: 28 files; 1923 nov. 21-1996 giu. 1
B-VI-I, Pro eleemosyna I. Ad intentionem dantis et p. custodis. Global extent: 15 files; 1923 nov. 21-1974 dic. 31
B-VI-II, Pro eleemosyna II. Ad intentionem dantis e gregoriane. Global extent: 8 files; 1939 set. 19-1962 apr. 30
B-VI-III, Pro eleemosyna III. Corsi di gregoriane. Global extent: 5 files; 1953 apr. 19-1996 giu. 1
B-VII, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 2 files; 1960 mag. 18-1979 dic. 1
B-IX, Messe pro basilica Nazaret. Global extent: 1 file; 1959 lug. 16 - 1961 set. 1
Serie C, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 1 file; 1926 gen. 5 - 1962 dic. 29

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme Noviziato

  • JM-ASCTS/CF/G-Noviziato
  • Fondo
  • 1932-09-10-1946-09-17

Archivi delle case di formazione
Il complesso documentario proveniente dalle case di formazione della Custodia di Terra Santa è piuttosto modesto, poiché in parte significativa ancora conservato in loco. I fondi archivistici più significativi sono quelli provenienti dal collegio serafico di Emmaus e dal noviziato di Nazaret (4). Va ovviamente considerato, in sede di ricerca, che l’archivio custodiale contiene la sezione Formazione, in cui si conserva molta documentazione di contatto con le case di formazione. Si fornisce di seguito la struttura degli archivi delle case di formazione:
Alessandria d’Egitto: noviziato - collegio serafico

  • Carteggio
  • Amministrazione
  • Cronache
    Emmaus: collegio serafico - seminario
  • Registri dei collegiali
  • Relazioni sui collegiali
  • Cataloghi della biblioteca
  • Memorie diverse
  • Cronache
    Gerusalemme: noviziato
  • Carteggio
  • Cronache
    Nazaret: noviziato
  • Regolamenti e formazione
  • Vestizioni, votazioni e professioni.

4: In relazione all’attività delle case di formazione ed ai relativi esiti documentari si veda comunque quanto scritto nell’Introduzione, al cap. III.1-2 (tomo I).

Il seminario teologico viene fissato nel convento di San Salvatore agli inizi del Novecento, per i vantaggi offerti dai numerosi servizi concentrati nel convento principale della Custodia (1).

1: Note sul novizioto di San Salvatore in Mombelli, pp. 147-148.

Struttura dei fondi - Global extent: 3 files; 1932 set. 10 – 1946 set. 17
Serie A, Carteggio. Global extent: 1 file; 1932 set. 10 – 1946 set. 17
Serie B, Cronache. Global extent: 2 files; 1943 ago. 11 - 1944 ago. 14

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme San Francesco Ad San Cenaculum

  • JM-ASCTS/CR/Cenacolo
  • Fondo
  • 1926-02-01-2000-09-03

I Frati Minori si insediarono presso il Santo Cenacolo, sul Monte Sion, sin dall’origine della loro presenza in Terra Santa. Nel Trecento, la Custodia vi collocò la propria Curia, che vi rimase fino al 1551, quando il luogo venne occupato dai Turchi, che obbligarono i frati ad abbandonarlo definitivamente. Il Monte Sion ed il luogo del Cenacolo, pertanto, hanno sempre rappresentato un luogo particolarmente significativo per i religiosi della Custodia di Terra Santa, i quali, nell’impossibilità di acquisire i luoghi originari, nel 1936 acquistarono nelle immediate vicinanze un’abitazione che trasformarono ben presto in un piccolo ospizio con annessa chiesa (1). Poco dopo i frati vi costituirono una piccola comunità religiosa, che però dovette fuggire la notte del 30 maggio 1948, a causa della guerra arabo-israeliana. La collocazione dell’ospizio sulla linea di fuoco dei contrapposti eserciti israeliano e giordano impedì il rientro dei frati fino al 5 giugno 1960 (2). L’archivio è nel suo insieme piuttosto esiguo, come è normale, in fondo, se si tiene conto della cronologia e delle vicissitudini della casa religiosa. Il materiale documentario è in massima parte successivo al 1960; si segnalano, in particolare, un cospicuo numero di registri dei pellegrini e svariati documenti di carattere memorialistico, a volte realizzati all’esterno dell’ospizio ma successivamente acquisiti dall’archivio della casa religiosa.

1 Cf. Status descriptivus 1951, p. 27.
2 Brlek M., p. 24 (che però, forse per un refuso, data il rientro al 5 giugno 1961).

Struttura dei fondi: global extent: 21 files; 1926 feb. - 2000 set. 3
Serie A, Capitoli conventuali. Global extent: 1 file; 1986 ago. 18 - 1993 feb. 8
Serie B, Carteggio. Global extent: 1 file; 1980 dic. 21 - 1993 dic. 9
Serie C, Sante messe. Global extent: 2 files; 1936 apr. 23- 1971 gen. 5
Serie D, Cronache e memorie. Global extent: 17 files; 1926 feb. - 2000 set. 3
D-I, Memorie diverse. Global extent: 5 files; 1948 mag. 17- 1962 giu. 14
D-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 7 files; 1971 gen. 9-2000 set. 3
D-III, Registri dei pellegrini. Global extent: 1 file; 1926 feb. - [metà sec. XX]
D-IV, Cronache. Global extent: 4 files; 1960 giu. 5 - 1997 dic.

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme San Salvatore

  • JM-ASCTS/CR/SSalvatore
  • Fondo
  • 1801-04-01-2001-10-30

I Frati Minori di Terra Santa acquisirono il convento di San Salvatore in Gerusalemme nel 1559 e vi insediarono la Curia custodiale. Il luogo era in precedenza posseduto dai Georgiani, con la denominazione di convento della Colonna (1). La chiesa, che è al tempo stesso conventuale e parrocchiale, venne ricostruita nelle forme attuali tra il 1882 ed il 1885, grazie al contributo fondamentale dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I e per opera dell’architetto P. Raffaele Cingolani (2). Per concessione del pontefice Leone XIII, alla chiesa furono riconosciute le indulgenze proprie del Ss.mo Cenacolo, presso il Monte Sion, precedente sede custodiale, definitivamente perduto nel 1551 (3). Si tratta del maggior convento di Terra Santa, punto di riferimento pratico ed ideale per tutti i frati della Custodia. Notevoli e molto numerose le opere assistenziali istituite presso il convento, in particolare gli orfanotrofi, le scuole elementari e medie, le pie opere Pane di Sant’Antonio e delle Locazioni e la casa nova per i pellegrini. Importanti anche le officine, la maggior parte delle quali ha operato entro le mura del convento fino al secondo dopoguerra, tra le quali si segnala senz’altro l’officina tipografica, ancora attiva, benché in altra sede (4). Molte di queste attività hanno lasciato consistenti tracce documentarie nell’Archivio storico della Custodia di Terra Santa. L’archivio del convento di San Salvatore si caratterizza per alcune peculiarità che traggono origine dalla specifica vicenda istituzionale della casa religiosa. Storicamente, infatti, su tale convento hanno per secoli avuto vigore i privilegi nazionali formalizzati dalle costituzioni benedettine di Terra Santa del 1746 e poi incrementati dalla prassi, per cui il custode, il vicario ed il procuratore di Terra Santa hanno sempre ricoperto anche gli incarichi di guardiano, vicario ed economo di questo convento. Questa situazione si è protratta fino al 1977, quando nel Capitolo custodiale intermedio di Ain Karem si decise di formare nel convento di San Salvatore un governo proprio, abolendo i precedenti diritti nazionali (5). Tale vicenda istituzionale ha prodotto in seno alla Curia custodiale serie documentarie miste, comprensive di registrazioni sia custodiali sia conventuali. Questo spiega l’assenza nell’archivio conventuale di San Salvatore di serie documentarie importanti, generalmente sempre presenti negli archivi delle case religiose, come i registri di entrate e uscite (mentre sono presenti quelli di spese giornaliere) e le cronache conventuali. Lo stesso carteggio è molto scarso, perché indistinto, fino ad oltre la metà del secolo XX, da quello custodiale. Nell’intento di compulsare tale documentazione, quindi, il ricercatore dovrà rivolgersi alle analoghe serie dell’archivio della Curia custodiale. Il grosso della documentazione – nell’insieme decisamente consistente – è rappresentato dal fondo relativo alle sante messe, compatto e molto articolato, anche se non eccessivamente risalente dal punto di vista cronologico. Al suo interno si segnalano, in particolare, gli uffici ebdomadali, decisamente infrequenti negli archivi conventuali di Terra Santa, ma evidentemente necessari ad una comunità sempre estremamente numerosa come quella di San Salvatore.

1 da Civezza, VII/3, p. 388.
2 Golubovich 1898, p. 194.
3 Klimas 2008, p. 216.
4 Precisa ed interessante la rassegna fatta in tal senso nello Status descriptivus 1933, pp. 27-38, che fornisce anche interessantissimo materiale fotografico.
5 ASCTS, CC, Governo, Atti dei capitoli custodiali, 20.

Struttura dei fondi : global extent: 209 files; 1801 apr - 2001 ott. 30
Serie A, Regolamenti. Global extent: 3 files; 1884-[Metà sec. XX]
Serie B, Carteggio. Global extent: 5 files; 1902- 2001 ott. 30
Serie C, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 15 files; 1885 ott. - 1996
C-I, Inventari. Global extent: 4 files; 1906-1927 set
C-II, Quietanze e note contabili. Global extent: 1 file; 1986 – 1996
C-III, Spese giornaliere. Global extent: 9 files; 1885 ott. - 1945 set.
C-IV, Entrate e uscite. Global extent: 1 file; 1977 set. – 1996 mag.
Serie D, Sante messe. Global extent: 183 files; 1801 apr - 1976 dic. 31
D-I, Uffici ebdomadali. Global extent: 54 files; 1870 lug. 31- 1969 gen. 1
D-II, Messe pro rege et pontifice. Global extent: 13 files; 1801 apr - 1974 lug. 21
D-III, Messe pro benefactoribus. Global extent: 35 files; 1815 mag. 12 - 1976 dic. 31
D-IV, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 18 files; 1822 giu. 1 - 1976 dic. 31
D-V, Messe pro eleemosyna. Global extent: 22 files; 1833 feb. 8 - 1976 dic. 31
D-VI, Legati pii. Global extent: 7 files; 1859 gen. 2 - 1958 apr. 20
D-VII, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum et iuxta kalendarium. Global extent: 28 files; 1861 gen. 18 - 1976 ago. 29
D-VIII, Celebrazioni di sacerdoti pellegrini. Global extent: 1 file; 1903 set. 18 – 1927 lug. 24
D-IX, Messe celebrate presso l’Ospizio Austriaco. Global extent: 1 file; 1941 ott. 1 – 1943 ago. 4
D-X, Messe pro basilica Nazaret. Global extent: 1 file; 1959 apr. 25 – 1968 gen. 2
D-XI, Messe ad mentem ministri generalis. Global extent: 2 files; 1960 mag. 16 - 1976 dic. 4
D-XII, Riepiloghi di messe. Global extent: 1 file; 1909 gen. – 1927 lug
Serie E, Cronache e memorie. Global extent: 3 files; 1913 gen. - 1976 dic. 30
E-I, Memorie diverse. Global extent: 1 file; 1913 gen. – 1922 dic.
E-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 2 files; 1963 gen. 5 - 1976 dic. 30

Custody of the Holy Land (CTS)

Gerusalemme Santo Sepolcro

  • JM-ASCTS/CR/SSepolcro
  • Fondo
  • 1801-01-01-2001-12-31

Già nel 1240 sono documentati due religiosi francescani a servizio del Santo Sepolcro, la cui custodia venne riconosciuta ai Frati Minori, assieme al permesso di prestarvi i servizi religiosi, a seguito delle ambasciate inviate al sultano d’Egitto dal re d’Aragona Giacomo II (1). Successivamente, nel 1333, i frati vi istituirono formalmente il convento grazie all’interessamento presso il sultano dei regnanti di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca. Clemente VI ratificò l’acquisto con la bolla Gratias agimus nel 1342 (2). A seguito della definizione dello Status quo, all’interno della basilica i luoghi pertinenti in via esclusiva ai Francescani sono il sacello dell’Apparizione di Cristo alla Vergine dopo la Resurrezione, la colonna della Flagellazione, il luogo dell’Apparizione di Cristo a Maria Maddalena, il luogo dell’Invenzione della Santa Croce, il luogo della Crocifissione sul Monte Calvario, l’Altare della Vergine presso la Croce, il sacello dei Sette Dolori (3). Peculiarissimo è il regime legato allo Status quo che governa il santuario del S. Sepolcro, che continua a rendere molto complicato ogni tipo di intervento o innovazione. Le stesse celle del convento francescano, ad esempio, per secoli in tristissime condizioni, non poterono venir riparate a causa dei dissensi con le altre comunità cristiane e dell’opposizione del governo turco fino al 1869, quando si ottenne l’autorizzazione ad operare migliorie grazie all’intermediazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Secondo gli statuti custodiali del 1746, il superiore del convento doveva essere, a turno, un religioso di nazionalità italiana, spagnola e francese (4); tale privilegio nazionale, esteso nella prassi anche al vicario, rimase in vigore fino al Capitolo custodiale del 1977 (5). Per antica tradizione, tuttavia, il vero guardiano del S. Sepolcro è il custode stesso di Terra Santa, mentre al superiore locale spetta il titolo di presidente. L’archivio conventuale è molto cospicuo e la sua struttura riflette, naturalmente, la complessità e la peculiarità del luogo. Segnaliamo, anzitutto, i molti ed interessantissimi regolamenti, assolutamente necessari in un santuario rigidamente governato dalle norme stabilite dallo Status quo. Particolarmente ricco ed articolato è poi il complesso documentario relativo alle sante messe, circa il quale sono indicate alcune peculiarità nelle introduzioni alle relative serie. In generale, segnaliamo comunque una consistente serie di uffici ebdomadali, paragonabile a quella presente nell’archivio del convento di San Salvatore di Gerusalemme, propria, perché ovviamente necessaria, degli archivi di case religiose importanti e con intensa attività santuariale. Molto importante è poi la serie dei legati pii, utilissima a ricostruire i legami tra il santuario ed i suoi benefattori, in massima parte europei. Circa la documentazione di carattere memorialistico, segnaliamo invece la presenza delle cronache del santuario, tenute, a partire dalla prima metà del Novecento, dal p. sacrestano.

1 Golubovich 1898, p. 197, Id. III, pp. 309-315.
2 ASCTS, CC, Diplomatico, 7.
3 Cf. Status descriptivus 1933, pp. 39-41, interessante per la minuziosa descrizione delle celebrazioni quotidiane e settimanali che all’epoca si svolgevano in basilica.
4 Costituzioni del 1746, nr. 68, in Statuta T. S., pp. 28-29.
5 Aggiornamento, p. 34.

Structure of the fonds: Global extent: 252 files; 1801-2001 dic. 3
Serie A, Famiglia religiosa. Global extent: 2 files; 1913-1948
Serie B, Regolamenti e disposizioni. Global extent: 29 files; 1801-[Metà sec. XX]
Serie C, Carteggio. Global extent: 3 files; 1930 mag. 17-1983 apr. 4
Serie D, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-I, Inventari. Global extent: 2 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-II, Entrate e uscite. Global extent: 2 files; 1932 lug. - 1977 set
Serie E, Sante messe. Global extent: 106 files; 1802 set. 21 - 2001 dic. 3
E-I, Uffici ebdomadali. Global extent: 3 files; 1879 gen. 13 - 1962 nov. 11
E-II, Bastardelli. Global extent: 2 files; 1961 apr. 2- 1964
E-III, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum, pro officiis generalibus et iuxta kalendarium. Global extent: 17 files; 1802 set. 21-1983 ago. 9
E-IV, Messe pro rege et pontifice. Global extent: 16 files; 1809 gen. 1 - 1975 ago. 20
E-V, Messe pro benefactoribus. Global extent: 15 files; 1842 gen. 1 - 1962 dic. 31
E-VI, Legati pii. Global extent: 14 files; 1809 gen. 1 - 2001 dic. 31
E-VII, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 10 files; 1842 gen. 1 - 1988 dic. 30
E-VIII, Messe pro eleemosyna. Global extent: 24 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-VIII-I, Pro eleemosyna I. Generali. Global extent: 1 file; 1937 ago. 1 – 1946 lug. 2
E-VIII-II, Pro eleemosyna II. In Monte Calvario. Global extent: 8 files; 1891 apr. 1 - 1978 giu. 10
E-VIII-III, Pro eleemosyna III. S. Sepolcro. Global extent: 7 files; 1910 gen. 2 - 1978 giu. 19
E-VIII-IV, Pro eleemosyna IV. In basilica. Global extent: 8 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-IX, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 3 files; 1857 ott. 15 - 1979 dic. 25
E-X, Celebrazioni di sacerdoti pellegrini. Global extent: 2 files; 1996 gen. 1-1997 apr. 15

Serie F, Guardia d’onore. Global extent: 1 file; 1908 – 1912
Serie G, Cronache e memorie. Global extent: 109 files; 1903 set. 19 - 1999 mag. 14
G-I, Memorie diverse. Global extent: 1 file; 1937 lug. 26 – 1938 mar. 4
G-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 27 files; 1903 set. 19 - 1997 ago. 10
G-III, Minute di cronache del santuario. Global extent: 17 files; 1908 gen. 1 - 1951 mar. 27
G-IV, Cronache del santuario. Global extent: 56 files; 1913 mar. 27 - 1975 ago. 31
G-V, Cronache del convento. Global extent: 8 files; 1915 gen. 1 - 1999 mag. 14

Custody of the Holy Land (CTS)

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