Già nel 1240 sono documentati due religiosi francescani a servizio del Santo Sepolcro, la cui custodia venne riconosciuta ai Frati Minori, assieme al permesso di prestarvi i servizi religiosi, a seguito delle ambasciate inviate al sultano d’Egitto dal re d’Aragona Giacomo II (1). Successivamente, nel 1333, i frati vi istituirono formalmente il convento grazie all’interessamento presso il sultano dei regnanti di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca. Clemente VI ratificò l’acquisto con la bolla Gratias agimus nel 1342 (2). A seguito della definizione dello Status quo, all’interno della basilica i luoghi pertinenti in via esclusiva ai Francescani sono il sacello dell’Apparizione di Cristo alla Vergine dopo la Resurrezione, la colonna della Flagellazione, il luogo dell’Apparizione di Cristo a Maria Maddalena, il luogo dell’Invenzione della Santa Croce, il luogo della Crocifissione sul Monte Calvario, l’Altare della Vergine presso la Croce, il sacello dei Sette Dolori (3). Peculiarissimo è il regime legato allo Status quo che governa il santuario del S. Sepolcro, che continua a rendere molto complicato ogni tipo di intervento o innovazione. Le stesse celle del convento francescano, ad esempio, per secoli in tristissime condizioni, non poterono venir riparate a causa dei dissensi con le altre comunità cristiane e dell’opposizione del governo turco fino al 1869, quando si ottenne l’autorizzazione ad operare migliorie grazie all’intermediazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Secondo gli statuti custodiali del 1746, il superiore del convento doveva essere, a turno, un religioso di nazionalità italiana, spagnola e francese (4); tale privilegio nazionale, esteso nella prassi anche al vicario, rimase in vigore fino al Capitolo custodiale del 1977 (5). Per antica tradizione, tuttavia, il vero guardiano del S. Sepolcro è il custode stesso di Terra Santa, mentre al superiore locale spetta il titolo di presidente. L’archivio conventuale è molto cospicuo e la sua struttura riflette, naturalmente, la complessità e la peculiarità del luogo. Segnaliamo, anzitutto, i molti ed interessantissimi regolamenti, assolutamente necessari in un santuario rigidamente governato dalle norme stabilite dallo Status quo. Particolarmente ricco ed articolato è poi il complesso documentario relativo alle sante messe, circa il quale sono indicate alcune peculiarità nelle introduzioni alle relative serie. In generale, segnaliamo comunque una consistente serie di uffici ebdomadali, paragonabile a quella presente nell’archivio del convento di San Salvatore di Gerusalemme, propria, perché ovviamente necessaria, degli archivi di case religiose importanti e con intensa attività santuariale. Molto importante è poi la serie dei legati pii, utilissima a ricostruire i legami tra il santuario ed i suoi benefattori, in massima parte europei. Circa la documentazione di carattere memorialistico, segnaliamo invece la presenza delle cronache del santuario, tenute, a partire dalla prima metà del Novecento, dal p. sacrestano.
1 Golubovich 1898, p. 197, Id. III, pp. 309-315.
2 ASCTS, CC, Diplomatico, 7.
3 Cf. Status descriptivus 1933, pp. 39-41, interessante per la minuziosa descrizione delle celebrazioni quotidiane e settimanali che all’epoca si svolgevano in basilica.
4 Costituzioni del 1746, nr. 68, in Statuta T. S., pp. 28-29.
5 Aggiornamento, p. 34.
Structure of the fonds: Global extent: 252 files; 1801-2001 dic. 3
Serie A, Famiglia religiosa. Global extent: 2 files; 1913-1948
Serie B, Regolamenti e disposizioni. Global extent: 29 files; 1801-[Metà sec. XX]
Serie C, Carteggio. Global extent: 3 files; 1930 mag. 17-1983 apr. 4
Serie D, Patrimonio e amministrazione. Global extent: 4 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-I, Inventari. Global extent: 2 files; 1887 ott. 18-[Sec. XX]
D-II, Entrate e uscite. Global extent: 2 files; 1932 lug. - 1977 set
Serie E, Sante messe. Global extent: 106 files; 1802 set. 21 - 2001 dic. 3
E-I, Uffici ebdomadali. Global extent: 3 files; 1879 gen. 13 - 1962 nov. 11
E-II, Bastardelli. Global extent: 2 files; 1961 apr. 2- 1964
E-III, Messe pro defunctis fratribus, pro parentibus religiosorum, pro officiis generalibus et iuxta kalendarium. Global extent: 17 files; 1802 set. 21-1983 ago. 9
E-IV, Messe pro rege et pontifice. Global extent: 16 files; 1809 gen. 1 - 1975 ago. 20
E-V, Messe pro benefactoribus. Global extent: 15 files; 1842 gen. 1 - 1962 dic. 31
E-VI, Legati pii. Global extent: 14 files; 1809 gen. 1 - 2001 dic. 31
E-VII, Messe ad intentionem religiosorum de familia. Global extent: 10 files; 1842 gen. 1 - 1988 dic. 30
E-VIII, Messe pro eleemosyna. Global extent: 24 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-VIII-I, Pro eleemosyna I. Generali. Global extent: 1 file; 1937 ago. 1 – 1946 lug. 2
E-VIII-II, Pro eleemosyna II. In Monte Calvario. Global extent: 8 files; 1891 apr. 1 - 1978 giu. 10
E-VIII-III, Pro eleemosyna III. S. Sepolcro. Global extent: 7 files; 1910 gen. 2 - 1978 giu. 19
E-VIII-IV, Pro eleemosyna IV. In basilica. Global extent: 8 files; 1842 gen. 13 - 1978 giu. 24
E-IX, Messe ad mentem ministri generalis et pro Capitulo. Global extent: 3 files; 1857 ott. 15 - 1979 dic. 25
E-X, Celebrazioni di sacerdoti pellegrini. Global extent: 2 files; 1996 gen. 1-1997 apr. 15
Serie F, Guardia d’onore. Global extent: 1 file; 1908 – 1912
Serie G, Cronache e memorie. Global extent: 109 files; 1903 set. 19 - 1999 mag. 14
G-I, Memorie diverse. Global extent: 1 file; 1937 lug. 26 – 1938 mar. 4
G-II, Registri dei pellegrini sacerdoti. Global extent: 27 files; 1903 set. 19 - 1997 ago. 10
G-III, Minute di cronache del santuario. Global extent: 17 files; 1908 gen. 1 - 1951 mar. 27
G-IV, Cronache del santuario. Global extent: 56 files; 1913 mar. 27 - 1975 ago. 31
G-V, Cronache del convento. Global extent: 8 files; 1915 gen. 1 - 1999 mag. 14